di Angiola Maria Scibona

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La Coclea

Dottor Andrea Gaviraghi – Audioprotesista – Cotitolare dello studio AUDIRE

La coclea è la componente dell’orecchio interno in cui avvengono le funzioni fondamentali relative alla percezione dei suoni. La sua forma a spirale ricorda il guscio di una chiocciola, da cui il latino Coclea.

Il canale a spirale che costituisce la struttura della coclea compie due giri e tre quarti intorno a un “pilastro” centrale che prende il nome di modiolo. Questo canale osseo è rivestito all’interno da un tessuto membranoso che ne ricalca esattamente la forma e viene definito, appunto, parte membranosa della coclea. 

La parte membranosa è suddivisa, per il lungo, in tre parti. Immaginate un grande tunnel suddiviso in tre corridoi paralleli più piccoli, oppure una chiesa divisa in tre navate. 

Tutta la coclea, sia parte ossea sia parte membranosa, è riempita di liquido che viene detto endolinfa

se ci riferisce a quello che riempie la parte membranosa. Invece Perilinfa se si intende il liquido che si trova tra la parte ossea e la parte membranosa.

Sezione Cocleare in cui è visibile il canale osseo ed il Modiolo

 Rappresentazione della parte membranosa all’interno del canale osseo 

Il canale centrale della parte membranosa cocleare è rivestito di cellule ciliate le quali sono i recettori attraverso i quali riusciamo a percepire i suoni del mondo.

Cellule cigliate uditive, in questa foto si distinguono perfettamente le ciglia azzurre delle cellule

In pratica il sistema uditivo funziona così:

i suoni si propagano nell’aria sotto forma di onde sonore. Queste onde colpiscono il timpano il quale vibra a sua volta (immaginate la pelle di un tamburo quando viene percossa). Le vibrazioni della membrana timpanica vengono trasportate dai tre ossicini martello, incudine e staffa, fino alla finestra ovale: un’apertura nella parte ossea della coclea tenuta chiusa da una membrana, attraverso cui l’ossicino staffa  trasmette le vibrazioni generate dalle onde sonore all’interno della coclea.

In seguito a questo movimento, nel liquido che riempie la coclea si generano delle vere e proprie onde le quali “agiteranno” ,a seconda del tipo di suono che le ha generate, una sezione diversa cellule ciliate. Dal  movimento di queste ultime vengono rilasciati degli impulsi che viaggiano attraverso il nervo acustico fino al cervello, il quale rielabora queste informazioni e le trasforma nei suoni che noi percepiamo.

Da quanto spiegato si capisce bene il valore che ha la coclea nelle nostre vite

Da essa dipende il fatto che noi riusciamo a percepire o meno quanto ci avviene in torno. E’ anche facile, del resto, capire quanto questo meccanismo sia delicato. Sono decine gli elementi che potrebbero compromettere il corretto funzionamento di questo piccolo ma importantissimo organo. Basti considerare per esempio patologie ereditarie, rumori elevati, avanzamento dell’età e stili di vita scorretti.

Improvvisamente, le azioni più semplici come chiedere il conto al bar, conversare con i propri cari o guardare la propria serie TV preferita potrebbero diventare ardue, con gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale. 

La prevenzione, per tutto ciò che riguarda la coclea è determinante.

Sottoporsi a una visita uditiva almeno una volta all’anno permette di evitare certe conseguenze nefaste, oppure di correre ai ripari non appena si presentano i primi problemi, in maniera da poterli risolvere prima che questi possano intaccare in maniera profonda e irreversibile la qualità della nostra vita.

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