Da tre generazioni specialisti di APPARECCHI ACUSTICI

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audire apparecchi acustici milano

La Riabilitazione Uditiva

Lo sapevi che buona parte delle persone che acquistano un’Apparecchio Acustico non sono in grado di utilizzarlo correttamente e di conseguenza lo abbandona nel cassetto? 

In questo articolo capirai perché!

Capirai qual’è l’aspetto fondamentale della protesizzazione acustica e a cosa porre attenzione quando ti sottoponi ad un’esperienza del genere.

Sto per presentarti la Riabilitazione Uditiva, ovvero quel percorso che garantisce il 100% del successo ad ogni nostro paziente.

Marco Gaviraghi – Audioprotesitsa e Audiometrista – Co-titolare dello studio AUDIRE

Ebbene si! Anche la protesi più costosa da sola non può nulla se non correttamente “adeguata” al sistema uditivo del paziente, al contempo però il sistema uditivo del paziente dovrà avere il tempo di “accettare” ogni modifica che faremo verso il miglioramento.

Mi spiego meglio : tutt’oggi gli apparecchi acustici sono considerate dai più come un paio di occhiali, una volta acquistati non è più consentito apportare delle modifiche fino a che non si sostituiranno nuovamente le lenti. 

La correzione uditiva invece è totalmente differente, ogni apparecchio acustico ha una grandissima flessibilità che gli consente adattarsi a condizioni sempre nuove.

In più non possiamo pensare di terminare l’applicazione nell’arco di 1 ora … ma nemmeno di pochi giorni! 

“Come mai?” Ti stai chiedendo? Devi pensare che la perdita di udito, ciò che noi chiamiamo Ipoacusia, si sviluppa nell’arco di anni in un lentissimo processo attivo 24h su 24h che non si ferma mai, nemmeno la notte! In questa lunghissima parentesi il paziente svilupperà un proprio ricordo di tutto ciò che produce suono intorno a lui, adattandosi suo malgrado a sentire in questo modo distorto.

Gradualmente la sua normalità gli impedirà di sentire tantissime sfumature che invece tutti sentono senza sforzi … immaginati un mondo che gradualmente si scolorisce e  perde i suoi contorni e i contrasti di luce ed ombra che danno forma alle cose … solo quando provi una sensazione del genere puoi capire di che svantaggio terribile si tratti.

Niente paura! Siamo in grado di invertire questa tendenza inesorabile grazie ai moderni apparecchi acustici che diventano sempre più invisibili e più sofisticati.

Come lo facciamo? Studiamo tramite esami molto sofisticati la sensibilità uditiva del paziente e dopo di che, tramite un colloquio approfondito, capiamo qual’è LA DIFFICOLTA’ del paziente , ovvero, qual’è il disagio che la perdita di udito crea a quello specifico paziente? 

Ti faccio un’esempio: all’inizio della mia carriera ero convinto che la risposta a questa domanda fosse semplice : capire le altre persone quando parlano.

Bene giusto, però : in che situazioni ha difficoltà a capire le altre persone? Che ambienti frequenta?

E’ totalmente diversa la necessità di un pensionato che ha difficoltà a capire la moglie in casa, rispetto ad un professore universitario che ha difficoltà a sentire le domande degli studenti. 

Molti invece possono avere motivazioni totalmente diverse che esulano dall’ascolto delle altre persone, spaziando dalle attività che non riescono più a praticare (sport o attività di vario genere) fino alla sicurezza nella guida o in casa e molti altri ancora.

La prima cosa che dovresti chiederti se hai già avuto esperienza di Apparecchi Acustici e non hai risolto i tuoi problemi è : qual’è la mia motivazione che non è stata attesa ? Quasi nella totalità delle volte non è mai stata nemmeno individuata.

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Foto Team AUDIRE – di Angiola Maria Scibona – audireonline.it

Solo successivamente abbiamo i dati necessari per individuare la soluzione corretta: da qui in poi comincia 

LA RIABILITAZIONE UDITIVA.

Come dico sempre ai miei pazienti “IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE!” 

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Ecco cosa i pazienti dicono di noi:

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