di Angiola Maria Scibona

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Riabilitazione Uditiva

Ecco il nostro protocollo applicato in AUDIRE dal 1987 fino ad oggi, il segreto del nostro successo spiegato brevemente in fasi

Dopo un’attenta analisi della situazione clinica e motivazionale del paziente si passa finalmente al fulcro dell’applicazione dell’apparecchio acustico, ovvero : La Riabilitazione Uditiva. 

Questo è il momento più EMOZIONANTE perché qui la persona si accende, si risveglia poco alla volta dal precedente torpore. Vediamo questa variazione dallo sguardo a dal volto della persona , più rilassato e più espressivo. Senza più l’ombra dell’incomprensione e del disagio nei lineamenti, ovvero ciò che rende possibile a tutti distinguere una persona sorda da una normoudente.

Cominciamo con una piccola amplificazione calcolata sull’esame di partenza, dopo di che studiamo come varia l’udito già alla prima correzione.

audire apparecchi acustici a milano

In questa fase che chiamiamo PRIMA APPLICAZIONE molti suoni ormai dimenticati tornano a presentarsi … Qualche esempio? Prima di tutto alcune armoniche della propria e della voce altrui, suoni talvolta metallici o acuti come il segnalatore di posizione della macchina, il campanello o il telefono, il rumore della fiamma del gas , il fruscio dei propri vestiti, il fruscio dei propri capelli quando accarezzati, il suono dei propri passi … E molto altro ancora in base al tipo di perdita di partenza.

E’ necessario dar modo al proprio cervello di abituarsi ai nuovi stimoli, saranno proprio loro a a riattivare l’intero sistema.

Nel giro di pochi giorni la sensazione di enfasi si riduce, quasi come se l’attività dell’apparecchio fosse diminuita … non è cosi, sei tu che gradualmente stai riacquistando ciò che avevi perduto.

 

E' questo il momento di procedere con la seconda fase della Riabilitazione Uditiva: L'AUMENTO DELLA PERCEZIONE

In questa fase si aumenta il guadagno della protesi, ecco qui le prime modifiche sensibili. Ora finalmente studiamo come varia la percezione del parlato in diverse situazioni! E di nuovo verifichiamo il livello raggiunto. L’aumento della percezione prosegue fino a che non raggiungiamo un’ottime livello di ascolto. E’ chiaro che ogni aumento deve essere estremamente preciso e misurato sulle necessità del paziente, il concetto è: ad ogni modifica segue una verifica.

Arriverà un momento in cui non è più necessario aumentare "il volume di ascolto", ovvero la fase di CORREZIONE

Il presupposto infatti è che non basta sentire di più, è necessario sentire MEGLIO! In questa fase le modifiche più rilevanti sono relative al “bilanciamento frequenziale”… Cos’è???? Tranquillo!! Un po come quando vuoi sistemare una foto con il tuo pc o direttamente dallo smartphone, puoi regolare la saturazione, i colori, la luminosità, hai presente? Bene è più o meno la stessa cosa , non si tratta di avere una lente per vedere meglio la foto, semmai di renderla più bella tramite delle regolazioni!

Inutile dire che ad ogni correzione segue sempre una verifica, più attenta e particolareggiata è questa verifica , migliore sarà il risultato finale!

Mi piace rappresentare la Riabilitazione Uditiva come una SCALA, perché ad ogni scalino attribuisco una fase di aumento e abitudine o stabilizzazione, fino ad arrivare in cima dove troviamo finalmente l’equilibrio.

L’EQUILIBRIO è il risultato finale, la persona ha raggiunto la massima resa dell’apparecchio , ha soddisfatto le sue motivazioni iniziali e non avverte più alcuna alterazione nel sentire, abbiamo il pieno godimento insomma!

QUESTO E’ L’UNICO OBIETTIVO POSSIBILE, OVVERO: Il SUCCESSO!

E chi non ce l’ha fatta? Semplicemente non conoscendo le basi della RIABILITAZIONE UDITIVA si è fermato all’inizio di questo processo fisiologico che ha durata di tempo totalmente variabile da soggetto a soggetto.

Ti dico per esperienza che la maggior parte delle volte l’aumento della percezione si conclude nelle prime 3 settimane, ma in ogni caso per percepire il totale beneficio della protesi si parla anche di mesi! Non temere! Perché in questo periodo di tempo ti sembrerà di aver toccato la Luna, di essere tornato bambino o di aver acquistato un super udito, non è cosi! 

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