di Angiola Maria Scibona

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Cos'è l'AUDIOLOGIA?

Dottor Andrea Gaviraghi – Audioprotesista – Cotitolare dello Studio AUDIRE

L’Audiologia è una specialità della medicina che studia in maniera specifica e approfondita tutto quanto riguarda la salute dell’orecchio (sistema uditivo e dell’equilibrio) in relazioni a problemi quali otite, debolezza di udito, fischi e ronzii auricolari e problemi di equilibrio.

In questo ambito si mettono a punto e si eseguono tutta una serie di esami per valutare lo stato di corretta funzionalità o la determinazione delle cause di patologie quali sordità, vertigini e acufeni.

Il medico specializzato in questo settore si chiama Audiologo e si occupa, tra le altre cose, di indirizzare i pazienti affetti da problemi di udito verso l’utilizzo degli apparecchi acustici o di impianti cocleari.

In passato questa specializzazione non si distingueva dal più vasto ramo dell’Otorinolaringoiatria ma ha assunto la propria autonomia a partire dagli anni 60 del ‘900.

In realtà studi di tipo audiologico sono stati condotti fin da tempi antichi con lo scopo di trovare rimedio alla sordità

Un contributo determinante in fatto di studi e ricerche viene dal “padre” della protesi acustica Athanasius Kircher (XVII sec.) A lui si deve la prima ipotesi di “amplificatore acustico” per deboli di udito: il cornetto!

Cornetto acustico

Ad oggi, la visita audiologica consiste nella verifica della funzionalità correlate alla struttura dell’orecchio.

 Può essere effettuata per prevenzione (ad esempio gli importantissimi screening neonatali per verificare il corretto funzionamento uditivo dei neonati) o in seguito ad eventi che procurano sintomi oggettivi, quali vertigini, acufeni, abbassamento dell’udito o infiammazioni dell’orecchio medio/ esterno (otiti).

E’ altamente consigliabile sottoporre ad un controllo audiologico i neonati o i bambini comunque compresi tra i 12 e i 18 mesi, per verificare il corretto sviluppo delle loro abilità uditive. Invece gli adulti dopo i 50 anni, allo scopo di monitorare e correggere eventuali problemi legati all’indebolimento uditivo.

La specialità si avvale di innumerevoli test funzionali grazie ai quali è possibile determinare l’entità della patologia che affligge il paziente. 

I test più comuni sono l’esame audiometrico, attraverso il quale si determina la presenza di perdite uditive; l’esame impedenzometrico, grazie a cui si verifica la corretta mobilità del timpano e dei tre ossicini martello, incudine e staffa, l’ABR attraverso il quale si valuta la risposta neurologica agli stimoli uditivi oltre a una serie di test vestibolari relativi al mantenimento dell’equilibrio.

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